Esce dal portone di una casa una donna in bicicletta, che accorgendosi della pioggia, esclama a gran voce:
"MA CHE CAZZO DI ACQUA E' QUESTA?"
Al momento rimango basito, poi rifletto e mi dico: ma che cazzo di donna è questa?
La pioggia è evento naturale, che non va secondo i tuoi gusti e i cazzi tuoi, mentre tu, femmina, stai usando il mondo a tua immagine e somiglianza, cioè di una che si fa solo i cazzi suoi e non pensa nè agli altri nè al mondo.
La pioggia è anche un beneficio, donna, e non solo un disguido, come tu vorresti istintivamente far intendere col tuo grido; forse a te va bene solo il sole, ma il sole da solo è solo per le persone sole; e per questo, femmina, ti compiango, anzitutto perchè infanghi di ignoranza la tua categoria, e poi perchè alla fin fine con quella sgraziata espressione hai manifestato di essere una persona sola, che soffre della propria solitudine, che non sa accettare la diversità e la ricchezza che la natura e la naturalezza delle realtà ci offre.
Grazie comunque, perchè il confronto con il tuo istinto disumano ha fatto emergere il bisogno di una nuova e rinnovante umanità che parte sempre dall'accogliere e accettare ogni giorno quello che la vita ci dà, iniziando proprio dalla pioggia che la natura, in modo naturale e puro, ci offre in dono.
Ma allora tu, in fin dei conti, che cazzo di donna sei?