Accostare il nome di Dio a un animale come il cane, se un giorno era un dispregiativo e offensivo, oggi per lo meno, da come sappiamo siano trattati i cani, è certamente un buon apprezzamento. Di sicuro Dio per questo accostamento non si offende, anzi, si sente valorizzato, proprio come sono valutati i nostri animali domestici, che più che domestici, la fan da padroni, facendosi coccolare e servire in ogni modo.
Questa espressione poi, al di là di questa valutazione, non ha un giusto accostamento, in chi la dice, in quanto il nome di Dio nel settore cristiano non è così generico, ma ha la definizione di Padre, Figlio e Spirito Santo. Questo è il Dio dei cristiani, e non un Dio generico che può essere dell'ebreo, del musulmano, e di altri...
Quindi, al di là dello sfogo istintivo, che valore e che peso ha questa bestemmia, se non colpisce il Padre, il Figlio o lo Spirito Santo? Avete mai sentito imprecare "Padre cane", o "Figlio cane", o "Spirito Santo" cane? La bestemmia dunque, non colpisce affatto il nome del Dio cristiano, ma è solo un vago accenno alla divinità che si vorrebbe interpellare.
Dunque, ogni bestemmia, a questo punto, oltre a essere uno sfogo di tensione o irritazione, non ha alcun peso o valore, e non sarà certo da considerare peccato o offesa a Dio (quale?) ma più che tutto una fuoriuscita della tensione morale di chi la dice.
Tutt'al più, in queste che diciamo bestemmie, gli unici che potrebbero restare offesi potrebbero essere soltanto i cani.