QUANDO CE VO' CE VO' !

 

Ogni imprecazione tradisce un'emozione ma anche una espressione di umanità e di ideali non sempre realizzati. Per questo ogni sprizzata anche irrazionale e mortificante, in effetti non fa altro che mostrare e dimostrare che ognuno di noi ha bisogno di una manifestazione del sè che non deve avere altro limite che il far violenza all'altro e al mondo; ma se questa condizione non c'è, ce vò e ce vò anche una volta ogni tanto una manifestazione fatta di espressioni anche volgari o simili a bestemmie e blasfemie di ogni genere, ma che in effetti sono solo la possibilità espressa di ciò che da sempre è stato represso e compresso per non venire alla luce, in quanto contrario alla moralità e alla religiosità del momento.

Ma se questo emerge, almeno una volta all'anno, consideriamolo come effetto delle nostre frustrazioni imposte dalla società ad ognuno di noi, che magari senza esprimerle, vorrebbe gridare la propria situazione di disagio a tutti.


ABBIAMO TUTTI BISOGNO DI UNO SFOGO


Girando per la città scopro sempre più come il mondo degli umani sia disumano, soprattutto nel vedere sfogare il proprio io a scapito di tutto e di tutti.

Uno sfogo comprensibile ma non giustificabile, dove ognuno sputa il proprio rospo come un'ego represso e lungo la passeggiata in centro città che dovrebbe essere di serenità fa invece espressione di ogni repulsione e emana a tutto spiano e in modo irrazionale quello che dovrebbe essere cosa regolare.

Ed ecco allora vedere chi sembrava apparentemente normale dar fuori in incandescenze e sfoghi di parole e parolacce di ogni genere, pensando di risolvere così il problema di quel dì.

Ma in quelle superficiali conversazioni non ci sono altro che effimere opinioni, che nulla hanno a che vedere con il senso se non con il sedere un attimo a condividere le ansie e le speranze perdute di chi ancora attende e non vive, e questo ci rivela che tutti abbiamo un bisogno represso, che sembra un poco un cesso, dove riversare lo sfogo delle nostre opinioni e considerazioni che nessuno, al di là di noi, potrà mai accogliere e sentire...un cesso dove il nostro bisogno va sempre e tutto a finire.


IL DIO DEL BISOGNO

 

Chissà perchè abbiamo bisogno di un dio, forse per sentirci a nostra volta simili a lui, guardandolo (si fa per dire) a specchio e imitandolo nella potenza, nella grandezza e nella piacenza. Quando poi c'è la crisi della religione, ecco che anche noi cadiamo in depressione.

Cari amici, la via più religiosa è solo l'ateismo, non come negazione ma come affermazione della piena umanità: se non rientri in questa dimensione, non c'è dio nè uomo che tenga, e tutto va a farsi fottere.

Cercare un dio del bisogno è avere bisogno di superare le nostre solitudini, depressioni e aberrazioni, innalzandole oltre il cielo. Ma se non le affrontiamo qui sulla terra, dove il vero dio è nel nostro mondo, esse ci faranno sempre da nuvole misteriose, minacciose e imprevedibili.

Ama il tuo dio ateo, e lui renderà divina la tua umanità.